Papa Leone XIII: “La Chiesa non deve aver paura della verità”
In data 23/06/14 il dottor Tornielli, sul sito Vatican Insider, pubblicava un articolo in cui motivava l’uscita di un frate dall’Istituto dei Frati Francescani dell’Immacolata per la sua contrarietà al Concilio Vaticano II, con le testuali parole «Alla fine dell’incontro il Papa ha salutato personalmente tutti i presenti. Due di loro gli hanno manifestato perplessità per il trattamento a cui è stato sottoposto il fondatore padre Stefano Manelli. Uno di questi due seminaristi alcuni giorni dopo l’incontro ha annunciato la sua decisione di lasciare il noviziato perché si è detto contrario al Concilio Vaticano II».
Il Comitato dell’Immacolata faceva notare al noto vaticanista che quelle affermazioni non corrispondevano a verità, e gli inoltrava la testimonianza di fra Matteo Maria Momi, di seguito riportata.
Il dottor Tornielli ammetteva di aver commesso un errore in buona fede e immediatamente dopo tagliava la parte non vera, modificando il periodo così «Alla fine dell’incontro il Papa ha salutato personalmente tutti i presenti. Due di loro gli hanno manifestato perplessità per il trattamento a cui è stato sottoposto il fondatore padre Stefano Manelli. Uno di questi due seminaristi alcuni giorni dopo l’incontro ha annunciato la sua decisione di lasciare il noviziato».
Purtroppo, però, il dato è che ancora qualche sito riporta la notizia nella prima versione, quella non ancora veritiera –clicca qui – pertanto siamo costretti a ribadire la testimonianza di fra Matteo, con una sua personale riflessione.
Da parte nostra non ci stancheremo di denunciare gli errori, le imprecisioni e le falsità, che stanno sempre più definendo l’essenza del caso dei Francescani dell’Immacolata, la storia del suo commissariamento e tutti i contorni mediatici.
Qualcuno ci ha detto che dovremmo tacere, perché denunciando, è la Chiesa che ne esce sconfitta. Riteniamo che la Chiesa, che non sarà mai sconfitta, è già profondamente ferita per la presenza di uomini che nella chiesa lottano contro la Verità e, dunque, contro nostro Signore Gesù Cristo. Denunciare quanto non vero è un dovere preciso di ogni cristiano. Basti considerare quanto scritto da Leone XIII, il Papa che, ricordiamo, nel 1881 aprì alla consultazione degli studiosi l’Archivio Segreto Vaticano : “la Chiesa non deve aver paura della verità”.
Il comitato dell’Immacolata
Testimonianza di fra Matteo, il novizio citato in conclusione dell’articolo di Andrea Tornielli sul sito Vatican Insider:
Caro dottor Andrea Tornielli, credo che la fonte che le ha rivelato la mia uscita dai Francescani dell’Immacolata, perché “contrario al Concilio Vaticano II”, abbia avuto interesse a farlo al fine di screditare me e chi, come me, soffre questa terribile lacerazione all’interno dei Frati, con un particolare affetto per il fondatore e il suo carisma.
Voglio solo testimoniare la verità:
-al Santo Padre, rimanendo in ginocchio e con molta emozione, ho detto: “Santità, come un figlio al padre: la prego il mio cuore è lacerato, abbiamo bisogno di pace, parli con padre Stefano Manelli.”. Poi mi sono alzato e ho detto: ”Prego e soffro per Lei”. Il Santo Padre ha annuito ma non ha detto nulla;
-al padre maestro ho motivato la mia uscita, parlandogli in coscienza e con cuore aperto, di un forte malessere fisico e mentale e di preoccupazioni di ordine spirituale per la drammatica situazione conflittuale nell’Istituto, e la mia sfiducia in una risoluzione positiva di questa vicenda. Ho parlato chiaramente con il padre maestro in questi mesi difficili, e ci siamo lasciati con un abbraccio di pace, con un augurio di ritrovarci in tempi migliori, e con promesse reciproche di preghiere.
In fede Matteo Momi
Aggiunta del novizio apparsa nella pagina ufficiale facebook di Antonio Socci
– Confesso il mio dispiacere per la mancata tutela nei miei confronti da parte dei responsabili dell’Istituto dei francescani dell’Immacolata, che conoscono la reale situazione sopra esposta.
Questa triste vicenda ha confermato ulteriormente la correttezza della mia scelta di uscire dall’Istituto e spero che possa far luce ai tanti confratelli sofferenti e confusi.