Riceviamo e pubblichiamo la lettera dell’avvocato Tuccillo, legale di P. Stefano Manelli, Fondatore dei Francescani dell’Immacolata e della Madre Generale delle Suore Francescane dell’Immacolata, Madre Maria Michela Cozzolino.
Da tale lettera emerge netta la completa e totale ubbidienza sia di Padre Manelli che di Madre Cozzolino al Santo Padre e alla Santa Madre Chiesa, in seno alla quale e con la cui approvazione sono sorti gli Istituti di vita consacrata dei Frati e delle Suore Francescane dell’Immacolata. La ferma volontà di osservare la povertà rigorosa, quale rinuncia assoluta ai beni temporali, viene in toto confermata come fondamentale scelta di perfezione religiosa finalizzata al Summum Bonum, alla base della forma di vita francescana di coloro che hanno aderito a questo carisma, riconosciuto e garantito dalla suprema autorità della Chiesa.
DEO GRATIAS per i termini di un auspicabile accordo che, fondato sulle premesse anzidette di rispetto integrale del carisma ispirato dallo Spirito Santo a Padre Stefano Manelli, non può che trovare in tutti noi fedeli laici altro che appoggio e approvazione.
Si riporta di seguito il testo integrale della lettera dell’avv. Enrico Tuccillo:
“Gentile collega,
rispondo alla tua cortese lettera nella quale, a seguito dei nostri numerosi incontri, hai ipotizzato l’accordo che speriamo di realizzare a favore dei Frati e delle Suore FI, ma soprattutto nel superiore interesse della Chiesa guidata dal Santo Padre che evidentemente, non a caso ha scelto il nome del serafico Padre Francesco.
A tal proposito sento il dovere di testimoniare che sia Padre Manelli che la Madre generale mi hanno confermato la loro totale ubbidienza al Papa secondo l’esempio di Francesco e Chiara di Assisi alla cui divina ispirazione e vocazione, umilmente, hanno scelto e intendono continuare a compiere le scelte della loro vita consacrata. Aggiungo subito che entrambi hanno espresso la loro totale “indifferenza” alle patrimonialita’ di cui al n. 6 della tua proposta. Anzi su tale punto, che sta tanto a cuore dei Commissari, mi hanno confermato che proprio questo è’ stato il desiderio impreteribile dei Fondatori, di liberare cioè i Frati e le Suore dell’Immacolata da qualsivoglia proprietà, possesso, amministrazione di beni materiali come spiegò Francesco d’Assisi a Papa Innocenzo III, sia nella forma personale che in quella comunitaria! Questo sostanzia, nella regola serafica, nella traccia e nelle costituzioni , il voto di povertà che è tra i caratteri fondamentali della Congregazione insieme alla obbedienza, alla castità ed al primo dei voti, che è quello mariano il quale richiama con S. Luigi Grignon l’affidamento di Gesù nel seno della Madre, da Lui confermato al testimone Giovanni sotto la Croce.
Quanto sopra detto fu approvato quale institutum da Papa San Giovanni Paolo II.
Padre Stefano nonché la Madre Generale da me rappresentati, confermano la loro totale obbedienza alla regola, alla traccia e alle costituzioni.
Questa precedente premessa è parte integrante dell’accordo in itinere.
Circa i singoli punti della tua del 28 agosto 2015, sempre a seguito degli incontri con p. Stefano e la Madre generale, si osserva quanto segue.
Nulla questio per le rinunzie dell’Istituto indicate nei punti 1 e 2 , così come parimenti p. Stefano Manelli e suor Cozzolino rinunceranno a costituirsi parte civile negli eventuali procedimenti a carico dei rappresentanti pro tempore dell’Istituto.
In relazione ai punti da 4 a 9 P. Stefano Manelli e Madre Maria Michela Cozzolino pur esprimendo il loro positivo auspicio non possono che rimettere le relative decisioni alle parti in causa.
Circa infine la celebrazione di un Capitolo Generale Speciale di cui al punto 10, attendono fiduciosi la conferma della regola serafica, della traccia e delle costituzioni già approvate dal Papa.
In attesa di eventuali osservazioni anche a me è’ gradita l’occasione per ben distintamente salutarti.
Avv. Enrico Tuccillo”