Chi ha conosciuto la realtà dell’Istituto dei Francescani dell’Immacolata, sa che le lamantazioni e le accuse rivolte al fondatore, sostenute dal grupppetto inziale di dissidenti, non si fondono su un terreno riscontrato oggettivamente da quanti li hanno frequentati. Sentiamo l’esperienza di Claudia.

Mi chiamo Claudia Masoero e scrivo a favore della causa delle Suore Francescane dell’Immacolata, che da qualche tempo sono state fatte bersaglio di tante orribili calunnie diffuse dai media. Ho una sorella suora in questo Istituto e posso affermare che ogni volta che vado a trovarla il suo volto luminoso e gioioso testimonia tutta la sua felicità nell’aver scelto la vocazione religiosa. I momenti che ho trascorso in ognuno dei conventi in cui lei ha soggiornato e ogni volta che ho avuto il piacere di stare in compagnia anche delle altre sue consorelle, sono stati, e sono sempre per me, momenti di gioia e commozione. Mi rimetto al buonsenso di chi legge queste poche righe e invito chi non si lascia ingannare dagli scoop scandalistici dei media ma desidera accertarsi della verità, a visitare uno qualsiasi dei conventi di queste suore. Lì potrà verificare di persona quanto queste donne siano consapevoli della loro scelta, serene e convinte della loro forma di vita, si sentano onorate di essere spose di Cristo e si sforzino di comportarsi di conseguenza. Altro che le basse insinuazioni sulla loro integrità morale che non possono essere altro che fantasie, frutto di menti malate!
Tante sono le vocazioni per le Francescane dell’Immacolata. Ogni anno entrano molte giovani donne per sperimentare la vita religiosa nel loro Istituto e nei primi due anni, come postulanti e poi come novizie, hanno tutto il tempo di riflettere se la consacrazione religiosa è la vita a cui il Signore le chiama, se è la loro vera vocazione, senza che nessuno le costringa a pronunciare i voti.
È stato detto, anche tramite web, che queste suore vengono trattate quasi fossero delle carcerate, che non hanno la libertà di uscire e tante altre cose del genere. Io, al contrario, posso testimoniare che quando mia madre si è gravemente ammalata, mia sorella suora è stata trasferita in un convento vicino a lei, così da poterle dare la massima assistenza, dal momento che io e l’altra mia sorella abitiamo lontano. Non solo, quando mia sorella suora era stanca o non poteva accudire mia madre per impegni, veniva sostituita da altre suore che prendevano il suo posto, come altrettante figlie.
Quando lei decise di farsi suora e partì per il convento io ero triste e avrei voluto che cambiasse idea, ma dopo averla vista serena e felice, l’idea l’ho cambiata io! Ogni volta che la sento o che la vedo [al contrario di quanto si dice, ci vediamo e ci sentiamo in piena libertà!], la trovo sempre carica di letizia.
Purtroppo, dove c’è tanta fede, il male si insinua sempre astutamente, ma fortunatamente a ognuno di noi è data l’intelligenza e il discernimento per valutare i fatti, pertanto mi rimetto al giudizio e al buonsenso di chi leggerà questo scritto, e soprattutto di chi ha il potere e il dovere di dire una parola “fine” a questa indegna campagna diffamatoria, sicura che la verità trionferà nel Bene per i Francescani dell’Immacolata.
In fede
Claudia Masoero