Continua l’ondata di lettere di genitori indignati per le false accuse riportate contro le Suore Francescane dell’Immacolata. Contro chi vuol dare l’immagine di suore che vivono come robot, strumentalizzate e costrette a vivere come con una camicia di forza ideologica, ci scrive Luca.

Ave Maria!
Sono Luca Lasca, genitore di Sr. M. Veronica, Suora Francescana dell’Immacolata e parlo a nome di tutta la mia famiglia.
Vorrei pronunciarmi a favore di tutto l’Ordine e soprattutto di P. Stefano M. Manelli, che ultimamente è stato accusato ingiustamente su diversi fronti, riportando semplicemente la mia esperienza frutto di anni di conoscenza e frequentazione delle suore e dei loro conventi.
Riguardo alle accuse più infamanti, i presunti maltrattamenti e induzione alla prostituzione, provenienti da un’ex suora, che sembrava esaltata, spalleggiata da una neo giornalista d’inchiesta, che ora va tanto di moda, posso invece affermare che mia figlia è sempre stata trattata benissimo e ogni qualvolta ha avuto problemi di salute siamo sempre stati avvertiti con premura. Basti dire che nella sua permanenza in convento ha subito interventi come le tonsille, l’appendicite e altre cose di normale routine, sempre effettuati in cliniche d’eccellenza, con ottimi risultati. Le suore ci hanno sempre aiutato per permetterci di starle vicino ad assisterla.
Le Madri Superiori che si sono avvicendate in questi anni non hanno mai trascurato la salute di mia figlia anche nei più piccoli particolari, come i giusti occhiali per la vista o il plantare ortopedico ai sandali per farle avere una sana postura: è proprio da questi piccoli particolari che riluce un’accuratezza da vere Madri.
In seconda analisi, ovvero riguardo l’induzione alla prostituzione, mi basta dire che conoscendo molto bene mia figlia, ovviamente anche da prima che partisse per la sua esperienza religiosa, so benissimo che non resisterebbe neanche un minuto in un convento dove si trasgredirebbe il comportamento di una vera religiosa.
La loro vita – è palese per tutti quelli che le conoscono -, è fatta di preghiera, rispetto per tutti, buone azioni e tanta devozione alla Madonna.
Ogni volta che le vedo rimango meravigliato positivamente per la forza che esprimono nel far convergere il loro stile di vita di intensa preghiera con tutte le loro missioni, l’apostolato, i viaggi e la vita comunitaria, sempre con gioia e il sorriso sul volto, prove del loro buono stato di salute fisica e mentale, non deperite né oppresse o tantomeno plagiate.
Infine, a ribadire quanto detto fino adesso, vorrei fare un’altra considerazione di carattere finanziario, dal momento che sotto questo aspetto P. Stefano M. Manelli è stato nuovamente attaccato, proprio lui che è testimone del voto di povertà!
Personalmente posso dire che non ho mai ricevuto alcuna richiesta di denaro, nemmeno per le spese che hanno dovuto sostenere per mia figlia per motivi di salute o per farle prendere la patente di guida e i documenti civili in genere necessari per la vita di tutti i giorni. Ciò dimostra che vi è una moltitudine di persone laiche al di fuori della cerchia familiare che stanno vicine a queste religiose offrendo il loro contributo.
Mi resta impossibile credere che anche tutti questi benefattori siano plagiati o ingannati. Credo piuttosto che vedono in queste suore la sincerità di un Ordine religioso benevolo che aiuta tutta la comunità in un cammino di vita Cristiana.
Approfitto per ringraziare tutti coloro che aiutano le suore e prego per coloro che meschinamente vogliono far credere che addirittura siano degli approfittatori per scopi a sfondo sessuale.
È vergognoso infamare queste povere suore quando sono l’esempio di una vera Chiesa povera ma essenziale, che non manca di nulla dove serve.
Mi appello alle autorità competenti e al Santo Padre affinché possa essere fatta luce su tanta cattiveria che si sta affliggendo sulle suore di P. Stefano M. Manelli e P. Gabriele M. Pellettieri.
Ave Maria!