Pubblichiamo la lettera di ringraziamento indirizzata a Padre Stefano Maria Manelli, scritta da un’insegnante di Teramo, ora non più in servizio.
A Padre Stefano Maria Manelli, Fondatore dei FFI e delle SFI
Mi chiamo Spina Cardisciani, sono di Teramo, sono una docente in pensione, vedova, con due figli adulti.
Da più di una decina di anni nella chiesa di San Domenico, che già frequentavo quando c’erano ancora i Domenicani, ho conosciuto i Frati Francescani dell’Immacolata.
Non ne avevo mai sentito parlare prima di allora e sono rimasta subito colpita un po’ dall’Abito che ormai non viene più indossato dai Sacerdoti e moltissimo dal loro stile di vita, davvero Francescano, come una volta e, pian piano, dalla serenità e dal bene che riuscivano a trasmettere intorno. Pian piano mi sono affezionata alla cura ed all’amore che riuscivano ad infondere nella celebrazione della Santa Messa.
Anche le Confessioni, rispetto a quelle che avevo sempre fatto fino ad allora, mi hanno sempre restituito una grande pace interna.
Quando ho conosciuto Padre Stefano mi trovavo in un particolare momento di difficoltà, è riuscito subito a comunicarmi serenità e fiducia nel mio cammino di conversione, con il sorriso, con la sicurezza che mi incutevano le sue parole, con la semplicità di quello che diceva, non riesco a spiegare bene, ma è accaduto proprio questo. Mi ha invitato sempre alla preghiera ed alla speranza certa nel Signore che è Amore e non abbandona i suoi cari e l’ho preso subito come un modello da provare ad imitare. Da quando è iniziato il Commissariamento non è più venuto a Teramo e ho sentito un vuoto incolmabile; ho provato a farmene una ragione ed ho cominciato a frequentare un’altra Chiesa Francescana in città, ma, mi dispiace dirlo, mi mancano i Frati Francescani dell’Immacolata, medicina per il mio cuore.
Non ho, quindi, modo di ricevere conforto e, da quando ho saputo (poiché io non sono giovane e non so usare il computer ) che Padre Stefano e quasi tutto il suo amatissimo Istituto stanno subendo una vera e propria persecuzione, fatta diaccuse odiose e false, da parte anche di Suore consacrate, accuse che non hanno né capo, né coda, da allora sto ancora peggio e non ho chi mi possa dare un consiglio e una mano.
Voglia il cielo che l’Immacolata faccia smettere, ora, le infamanti calunnie contro P. Stefano, che sono piú dolorose per me, proprio perché l’ho conosciuto come Cristiano tutto d’un pezzo, come diceva Padre Pio.
Spero che al più presto li possiamo riavere tutti in mezzo a noi e ritornare a confessarci con loro, a seguire le Sante Messe celebrate da Padre Stefano, a chiedere i loro consigli spirituali che tanto ci hanno aiutato, sempre.
Grazie Padre Stefano e ad ognuno di voi Frati dell’Immacolata, ho avuto la grazia di conoscervi e non vedo l’ora che possiate tornare ad aiutarci.
Con immutato affetto e immensa speranza supplico la Madonna di aiutarmi.
Spina Cardisciani