Date le traversie attraversate dall’Istituto religioso dei FFI, sembra più che mai opportuno riportare alcune dichiarazioni fatte da San Massimiliano Maria Kolbe.
Se leggiamo le conferenze tenute da San Massimiliano Maria Kolbe e raccolte in un prezioso libro[1], non possiamo avere dubbi: il Santo insisteva sulla consacrazione all’Immacolata, la più perfetta possibile. Tale richiesta era per lui, diremmo con un linguaggio moderno, un chiodo fisso. La perfezione a cui richiamava non lasciava spazio alla discrezionalità, senza ombra di dubbio. Chi decideva liberamente di seguirlo doveva consacrarsi illimitatamente all’Immacolata per essere più totalmente di Gesù. Al riguardo scriveva: “Quanto più qualcuno si consacra all’Immacolata, tanto più coraggiosamente può andare a Gesù, al suo Sacratissimo Cuore e ciò soprattutto nel momento della tentazione; … Crediamo nell’immacolata, crediamo che dopo Dio, Lei è la più perfetta, la più santa, la più buona, la più potente. Perché vi dico questo? Perché quando il diavolo vorrà attaccarvi, voi non gli crediate. Se anche venissero qui teologi e studiosi sapienti e vi parlassero di cose sagge e sublimi v’insegnassero diversamente da come io vi ho insegnato, non credetegli! E se perfino venissero persone santissime e v’insegnassero in modo diverso, non credetegli!… Sentite, San Paolo nella sua lettera ai fedeli della Galazia diceva che se fosse venuto perfino un angelo dal cielo ad insegnare diversamente da come lui aveva insegnato, questi sia anàtema (cf. Gal 1,8-9). Così vi ripeto anch’io: se tra voi ci fosse qualcuno che non volesse venerare la madre SS.ma e, in modo particolare, rallentasse il nostro spirito d’unione con l’Immacolata ed insegnasse diversamente da come io vi ho insegnato, sia anàtema!” (Il grossetto e il sottolineato è nostro)
La redazione
[1] Le Conferenze di San Massimiliano M. Kolbe Casa Mariana Editrice