16 febbraio Cuore di Maria “Corredentrice” 5

cuore-immacolato-di-maria-1Nella vita di san Luigi Orione si legge che un giorno papa san Pio X lo mandò a chiamare. Quando il Santo arrivò a Roma, il Papa gli disse subito: «Preparati, don Luigi, che ti mando in… Patagonia, ossia fuori Porta San Giovanni, dove c’è tutto da fare, è come una terra di missione: non vi è neppure una chiesa».

San Luigi Orione non perse un attimo di tempo per mettersi all’opera e qualche giorno dopo andò subito in quella… Pata­gonia, dove prese in affitto una stalla, una scuderia di cavalli e poté aprire quindi la cappella in quella zona che era realmente una terra di missione!… C’erano accoz­zaglie di famiglie, figli sbandati, povertà squallida e deprimente, sporcizia morale e sporcizia fisica…

La cappella era senza una croce al di fuori, ma all’interno era stata tutta ripulita, con una bella Madonna Addolorata all’in­gresso e l’Immacolata di fronte. Sull’alta­re c’era il crocifisso. In quel luogo, a quasi duemila anni dalla nascita di Cristo, e pro­prio nella Roma papale, si sentiva final­mente parlare di Dio… Accorrevano nella scuderia, diventata cappella, baciavano a non finire l’Addolorata che stringeva fra le braccia suo Figlio, deposto dalla Croce: le donne, le mamme si riconoscevano in quel­la Madre, così simile a loro nella sofferen­za per i figli sbandati.

Il Cuore della Madonna Addolorata, il Cuore della Madre nostra Corredentrice è il più vicino soprattutto alle mamme che soffrono, alle famiglie in rovina, alla gio­ ventù sbandata e sviata, alle persone senza speranza… La Redenzione e la Correden­zione, di fatto, sono le verità di Fede più vicine e, anzi, più connaturali alla nostra situazione umana di sofferenza e travaglio, di sfiducia e senza speranza. È proprio dal­la Redenzione e dalla Corredenzione che «gli uomini di buona volontà» (Lc 2,14), con­cretamente e per dono di Dio Amore, sono stati riscattati e salvati dalla miseria, ripor­tati e risospinti sulla via della salvezza ver­so il Regno dei cieli, nel Paradiso di Dio.

Quanto non sarebbe perciò necessario, da parte nostra, il ricorso umile e fiducio­so, insistente e filiale al Cuore della divina Mamma Corredentrice, sempre pietosissi­ma e misericordiosissima verso le nostre miserie e debolezze, travagli e angustie senza numero che ci affannano su questa terra che «giace sotto il potere del maligno» (1Gv 5,19), come afferma san Giovanni evangelista.

San Daniele Comboni…

Così faceva, ad esempio, il grande apo­stolo e missionario san Daniele Comboni nel consumarsi soprattutto per il mondo africa­no da salvare portandolo alla Fede che salva, ricorrendo con slancio indomito al Signore Gesù, il Redentore universale, e alla divina Madre, la Corredentrice universale.

Nel pieno dei travagli senza numero per aiutare la missione in terra d’Africa, una volta san Daniele scrisse ad un sacerdote suo amico: «Mi offro a Gesù Crocifisso e alla Regina dei Martiri: in questi due Cuori met­to la mia speranza e il mio conforto». Ecco la soluzione giusta e sicura dei grandi problemi che travagliano le missioni ad gentes.

Nel grande santuario mariano a La Salette, san Daniele Comboni andò a rinno­vare la consacrazione della Nigrizia al Cuo­re Immacolato di Maria e, tra l’altro, pregò così: «Prima di lasciarvi, o Madre mia… voi avete pianto su questa montagna sui dolori del vostro popolo ed anche dei poveri neri, che sono popolo vostro… Pensate che voi avete là, nell’Africa, cento milioni di neri che sono vostri figli e che vi tendono le braccia pian­gendo e supplicando: “Regina dell’Africa, salvateci”. Noi cadiamo tutti nell’inferno se voi non venite in nostro soccorso».

Ecco, come bisogna tutti pregare, suppli­care, scongiurare il Cuore materno dell’Im­ macolata, nostra divina Madre Corredentrice, affinché venga a salvarci dalle rovine spiritua­ li, venga a preservarci dal precipitare nell’in­ferno eterno!

***

Ma che cosa succede, oggi, esattamente al contrario?…

Il Cuore Immacolato, a Fatima, comu­nicò al mondo intero, di fatto, il piano salvi­fico di Dio per noi, affidato interamente al suo Cuore Immacolato! Ecco le parole dette dal Cuore Immacolato ai tre Pastorelli di Fatima, subito dopo la visione terrifican­te dell’inferno: per salvarvi dal precipizio nell’inferno eterno, «Dio vuole stabilire nel mondo la Devozione al mio Cuore immacola­to». Ecco la nostra salvezza, dunque: è la devozione al Cuore Immacolato di Maria!

Ma che cosa hanno fatto, invece, gli uo­mini?…

Invece di corrispondere, e con entusia­smo filiale, a questo piano salvifico di Dio, legandosi quindi al Cuore Immacolato del­la divina Mamma Corredentrice e percor­rendo subito la strada della devozione filiale al suo Cuore Immacolato, gli uomini hanno fatto l’incredibile contro se stessi, ossia essi – come gridò il papa san Giovanni Paolo II con voce possente – «hanno preso la stra­da tutta al Contrario!»: invece di volere e praticare la devozione al Cuore Immacolato di Maria, moltissimi uomini hanno rinunciato anche alla Santa Messa la domenica, cal­pestando così il terzo Comandamento divi­no di “santificare le feste”.

Povera umanità, quando resta lontana da Dio e da Maria!

 

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