17 febbraio Cuore di Maria Vita di “orazione”

 

cuore-immacolato-di-maria-1Non è esagerato dire che il Cuore Imma­colato della Madonna visse di orazione con­tinua. Alla scuola dei grandi Santi Padri e Dottori della Chiesa, infatti, che sosten­gono e alimentano la perenne vita di Fede dell’intera Chiesa, noi possiamo imparare che Maria Santissima, con il privilegio della sua Immacolata Concezione, fu riempita di grazie eccelse in misura straordinaria per la sua predestinazione alla Maternità divina.

Tra quelle grazie eccelse, Maria San­tissima fin dal suo Immacolato Concepi­mento ebbe anche il privilegio dell’uso di ragione che le consentì subito di donarsi a Dio elevandosi ai più alti gradi della misti­ca divina, ponendosi subito, quindi, in uno stato di preghiera pura e senza interruzio­ne, con la mente e con il cuore: orazione di amore purissimo, orazione contemplativa, orazione celestiale ed estatica.

All’età di 3 anni, poi – secondo l’antica tradizione –, la piccola Vergine venne por­tata dai suoi genitori al Tempio di Gerusa­lemme, dove rimase e visse santamente di preghiera e di lavoro, giorno dopo giorno, fino all’età della prima adolescenza, quando venne legata a san Giuseppe con il matri­monio verginale per il compimento del dise­gno divino dell’Incarnazione redentrice a salvezza di tutta l’umanità peccatrice.

Nella vita domestica a Nazareth, in seguito, per la presenza di Gesù in casa loro, durante circa trent’anni, pur con il lavoro continuo per la vita della famiglia da governare, si può dire senz’altro che la Madonna visse sempre con il suo Cuore materno immerso in uno stato di intensa orazione, con la grazia straordinaria della contemplazione continua di Gesù che vi­veva e cresceva sotto i suoi occhi.

Che cosa dire delle lunghe preghiere diurne e notturne fatte dalla Madonna in­ sieme a Gesù e a san Giuseppe a Nazareth nei lunghi trent’anni della vita di famiglia?

C’è da credere che gli angeli dovevano guardare attoniti questa Sacra Famiglia di Gesù, Giuseppe e Maria, con i loro Cuori uniti in preghiera così fervida e amorosa, come mai sulla terra era stato possibile e mai in futuro sarà possibile.

***

Ma in che cosa, principalmente, con­sisteva la continua e ardente preghiera del Cuore della Beata Vergine Maria?

In primo luogo, pensiamo che la sua preghiera consisteva anzitutto nel glori­ficare Iddio, come fa ben capire l’inno del Magnificat, che inizia appunto con le paro­le uscite dal suo Cuore e dalla sua bocca: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spi­rito esulta in Dio, mio Salvatore» (Lc 1,46­47).

In secondo luogo, la preghiera del Cuo­re Immacolato di Maria consisteva nel rin­graziare Iddio per i beni da Lui ricevuti e nella stessa preghiera del Magnificat, di fat­to, noi abbiamo le invocazioni della Beata Vergine, ben chiare al riguardo, come Ella stessa dice esplicitamente in questo verset­to del Magnificat: «Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente e Santo è il suo nome» (Lc 1,49).

In terzo luogo, la preghiera del Cuore Immacolato di Maria, quale nostra Madre Corredentrice, non poteva non consistere nell’intercedere per l’intera umana famiglia, sparsa sulla terra, così bisognosa e soffe­rente. L’episodio di Cana (cf Gv 2,1ss), infatti, ci fa capire quanto fosse feconda la Mediazione di Maria nell’ottenere, con il suo Cuore di Mamma, le grazie per gli uo­mini da aiutare a salvarsi e a santificarsi.

I messaggi delle apparizioni di Lourdes e Fatima, scolpiti dalle due parole “Preghie­ra e Penitenza”, con la richiesta della recita quotidiana del Santo Rosario, che l’Imma­colata a Lourdes teneva fra le sue mani, fanno ben capire quanto primaria e pre­ziosa sia la vita di orazione anche per ogni cristiano, e quale debba essere, perciò, la nostra preghiera, alla scuola del Cuore del­l’Immacolata.

La preghiera

al Cuore dell’Immacolata…

Un grande Santo devotissimo del Cuore dell’Immacolato di Maria – sant’Antonio M. Claret – ci insegna perché e quale deve essere la nostra preghiera mariana alla scuola del Cuore Immacolato di Maria.

Scrive infatti: «Noi veneriamo le reli­quie dei santi…; quanto più dobbiamo ve­nerare il Cuore Immacolato di Maria… Quale reliquia più insigne!».

«Il Cuore di Maria fu tempio dello Spi­rito Santo e più che tempio, poiché lo Spirito Santo formò l’umanità santissima di Cristo nelle purissime e verginali viscere di Maria, nel grande mistero dell’Incarnazione».

«Il Cuore di Maria è il trono dal quale si dispensano tutte le grazie e le misericordie».

La nostra preghiera, perciò, deve essere anzitutto preghiera di lode e ringraziamen­to a Dio per la maternità e bontà del Cuo­re Immacolato di Maria che di continuo si dona a noi suoi figli con grazie e benedizio­ni; deve essere, poi, la preghiera di umile e filiale supplica al Cuore Immacolato della divina Mamma per le nostre necessità spi­rituali e temporali, sempre in vista della nostra salvezza eterna, che è la grazia delle grazie da ottenere più di tutte le altre grazie.

Non meno grande, del resto, è l’insegna­mento che ci viene dai beati pastorelli di Fatima, Francesco e Giacinta, i quali han­no lasciato esempi splendidi di quotidiana preghiera e penitenza da offrire in ripa­razione per le offese al Cuore Immacola­ to di Maria e per la salvezza delle anime che rischiano la perdizione e dannazione nell’inferno eterno.

Un contenuto specifico, o ben “mira­to”, tuttavia, collegato più direttamente al­la nostra assidua preghiera giornaliera del Rosario, deve essere, al presente, quello della pressante richiesta dell’avvento ra­pido del “Trionfo del Cuore Immacolato di Maria”, che proprio la Madonna in perso­na ci promise a Fatima, a conclusione del terzo Segreto di Fatima: «Infine, il Mio Cuo­re Immacolato trionferà».

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