A leggere le pagine del “Trattato della vera devozione a Maria” ci si immerge in un bagno spirituale, da cui si esce storditi, come accade tutte le volte che si leggono pagine di alta spiritualità mariana che ci addentrano in contenuti che ci fanno presagire la bellezza del paradiso e la grandezza straordinaria di una Creatura che, se non fosse per gli insegnamenti che ci provengono dalla nostra fede, facilmente la si potrebbe scambiare per un’altra incarnazione di Dio sulla terra.
Per la qualità di vita che ha condotto sulla terra l’Immacolata, il nome Maria potremmo usarlo come sinonimo di umiltà. Questa virtù è stata vissuta da Lei in modo indicibile e, per quanto potremmo descriverla con tutta la sapienza e la scienza, non potremmo che constatare la nostra incapacità e inadeguatezza ad una pur minima rappresentativa descrizione.
Maria, con la sua umiltà, è stata il modello umano che più perfettamente si è conformata a Gesù Cristo. Inoltre, per la sua funzione di Mediatrice di tutte le grazie e Corredentrice del genere umano è Colei che, per designazione divina, ci può condurre ad una relazione di profonda intimità con Gesù Cristo.
Ciò è quanto scrive San Luigi Maria Grignon de Monfort nel suo “Trattato”: “È mio personale convincimento che nessuno può giungere ad un’intima unione con nostro Signore e ad una perfetta fedeltà allo Spirito Santo, senza una grandissima unione alla ss. Vergine ed una grande dipendenza dal suo soccorso.”
Or bene, se la Chiesa eleva agli onori degli altari i Santi, non è per riconoscere loro un titolo, ma per indicarceli come esempi da imitare. Seguire i loro insegnamenti è come un’anticipazione della salvezza.
Il Signore Gesù, però, non ci vuole solo salvi, ma ci vuole santi. Questo spiega l’imperativo che rivolge a noi tutti, riportato nel Vangelo di San Matteo: “Siate perfetti com’è perfetto il Padre vostro che è nei cieli.”
Il voto mariano emesso da Frati e Suore Francescani dell’Immacolata e dai membri laici della Missione dell’Immacolata Mediatrice, vuole, alla scuola di Maria, realizzare questo comando di Gesù.
Questa ricerca della santità, questo tendere instancabilmente alla perfezione a cui ci invita nostro Signore, attraverso l’apostolo San Matteo, è il fulcro della santità e, dunque, dev’essere il fulcro della cattolicità; dovrebbe essere la caratteristica della Chiesa Cattolica Apostolica Romana.
L’Immacolata, obbediente al suo Figlio/Dio, vuole riportarci alla riscoperta di questa somiglianza perfetta con Lui, affinché possiamo essere graditi al Padre; vuole condurre ciascuno di noi, a seconda della generosità della sua risposta, alle vette della perfezione.
Potremmo dire, allora, sulla scia del “Trattato” di San Luigi Maria, che lo sminuire il culto all’Immacolata, portato all’eccellenza nel voto mariano, non è cosa gradita a Dio. È un pessimo segno. San Luigi usa parole ben più forti. Scrive infatti: “Il segno più infallibile e certo per distinguere un eretico, un uomo di cattiva dottrina, in malvagio da un eletto, è che l’eretico e il reprobo hanno solo disprezzo o indifferenza per la Vergine Maria e si studiano con le loro parole o esempi di diminuirne il culto e l’amore, apertamente o di nascosto, talvolta sotto speciosi pretesti.”. [ grassetto Nda]
Vale la pena, allora, sulla parola illuminante dei Santi, trarre le conclusioni e analizzare quanto sta accadendo a Frati, Suore e Laici FFI.
L’esistenza del sito “All crhistian” ci rallegra profondamente per la presenza sul medesimo di articoli di meditazione dedicati alla marianità e soprattutto perché il significato italiano del suo titolo, “Tutto cristiano”, ci ricorda gli impegni, propri di ogni fedele cattolico, di vivere in maniera sempre più conforme a Gesù Cristo, partecipando alla Santa Messa domenicale, accostandosi con frequenza ai Sacramenti della confessione e della Comunione, manifestando la carità ai fratelli e di giungere, mediante della devozione al Cuore Immacolato di Maria e la recita quotidiana del Santo Rosario, alla salvezza delle anime.
Avvocato Giulio Rossiello
"Mi piace""Mi piace"