Il Presidente della Turchia sta mostrando fin dove può spingersi il fanatismo.
A farne le spese è ancora una volta il mondo dell’infanzia.
Quando l’aggressione culturale contro i bambini, non è la conseguenza della teoria del gender insegnata nelle scuole, è l’ideologia islamica a dare il suo contributo.
Ricordiamo che appena quattro mesi fa, in Turchia, alcuni quotidiani hanno riportato la notizia pubblicata sul sito della Diyanet – la massima autorità turca in materia di religione -, riguardante il matrimonio tra un adulto e una bambina: basta che la piccola abbia compiuto 9 anni per essere considerato valido.
Praticamente abbiamo la pedofilia di Stato.
Questa volta il Presidente turco legittima la pratica dei bambini soldato.
Durante un congresso del suo partito, Erdogan, ha fatto salire sul palco una bambina. Quasi al termine della sua presentazione, ha detto che se la piccola diventasse martire, “con il volere di Dio”, in premio sarebbe avvolta nella bandiera del suo paese.
Dopo aver attaccato la vita nel suo nascere e rivendicato il diritto di decidere quando porre termine alla vita di un anziano o di un malato, sembra che l’inferno intero ora voglia aggredire con più vigore il mondo dell’infanzia.
La causa di tutto ciò è il peccato che spinge gli uomini alla rottura di ogni limite, verso la corsa che ha per traguardo la follia piena.