Si è svolto oggi, a Gubbio, il convegno dal titolo: “Chiesa e massoneria: un dialogo possibile?”. L’incontro ha visto la partecipazione delle ACLI e del Grand’Oriente d’Italia, la principale loggia massonica del nostro territorio.
L’evento è indicativo e si svolge in un momento molto delicato per la Chiesa Cattolica.
Non che la Chiesa non abbia affrontato e superato momenti di difficoltà per il passato e nel corso della storia, ma nel tempo presente, sembra esserci un tentativo di destabilizzazione della stessa a partire dal suo interno.
Nei documenti ufficiali, la Chiesa ha già dichiarato l’inconciliabilità con la massoneria. Il silenzio della gerarchia, contribuisce non poco a dipingere di fosco il futuro dei tanti cattolici che vedono sempre più vacillare la difesa della propria identità. Aumenta, quindi, lo stato di confusione generale e anche la distanza tra fedeli e gerarchia, pertanto, auspichiamo che i pastori della Chiesa Cattolica vogliano ribadire con forza la ferma condanna alla massoneria come già è chiara negli atti magisteriali.
L’ultima condanna dovrebbe risalire all’allora Cardinale Ratzinger, Prefetto della Congregazione della Fede, in cui si ribadisce l’inconciliabilità tra Chiesa e massoneria.
Di seguito solo alcuni esempi esemplificativi dei pronunciamenti dei pontefici.
«Lasciate che vi additiamo la Massoneria come nemica,
ad un tempo, di Dio, della Chiesa e della Patria».
(Leone XIII)
«La menzogna è la loro legge; il Demonio è il loro Dio;
il loro culto è ciò che vi ha di più vergognoso».
(Pio VIII, in enc. “Traditi” del 1829)
«Il principale ed ultimo dei fini della Massoneria è distruggere dalle
fondamenta tutto l’ordine religioso, nato dall’istituzione cristiana,
e creare un nuovo ordine, a suo arbitrio,
che tragga fondamenti e norme dal materialismo».
(Leone XIII, in “Humanum genus”)