Il 20 ottobre scorso, a Roma, in una conferenza rivolta ai giovani il Cardinal Raymond Burke non ha esitato a definire l’attuale situazione della Chiesa cattolica “diabolica”.
Secondo il Cardinale la Chiesa si sta adattando al mondo e alla cultura della morte. Essa è diretta da un falso concetto di misericordia. L’amore per l’umanità non può consistere nel presentarle la Verità, senza agire secondo Verità. La novità dell’evangelizzazione non è questione di invenzioni personali, è sempre Gesù Cristo “che viene a noi immancabilmente”, con i suoi insegnamenti, veri ieri, oggi e sempre.
Ciò di cui c’è bisogno, dice il Cardinale è «… di avvicinarci a Lui alla sua verità, di raggiungere il suo amore nei sacramenti e di vivere la vita della Chiesa con la massima integrità possibile». Bisogna chiamare il peccato con il suo nome e combatterlo con la riparazione, non con la fantasia evangelizzatrice.
Il Cardinale è spinto dall’amore alla Chiesa e al vero amore per i giovani rivolto ai quali implora di non abbandonare la Chiesa nonostante i peccati di alcuni dirigenti della Chiesa.
Il Cardinale ricorda che la Chiesa rimane sempre il «… santo mistico corpo di Cristo [ … ] Nessuna assoluzione offerta da accattivanti dottrine, anche nei campi della filosofia e della teologia, può rendere l’uomo davvero felice: solo la Croce e la gloria di Cristo risorto possono concedere pace alla sua coscienza e salvezza alla sua vita».
N.B.
La presente è solo una proposta di sintesi. Chi volesse ascoltare la conferenza integrale in lingua inglese può farlo qui