Vita di penitenza
Quello, che desta ammirazione, nella vita di S. Crispino è che già da bambino non solamente si diede tutto alla pietà, ma per un effetto di profonda umiltà procurò di nasconderla fin dalla sua puerizia, e nessuna cosa egli abborriva di più che le lodi e gli applausi.
Fin dai più teneri anni di età egli comincio a macerare il suo corpo con i digiuni, e con altre asprissime penitenze, in modo però, che neppure la madre se ne avvedesse. Nel bel mezzo della notte, mentre tutti dormivano, egli si levava dal letto e si poneva a dormire sui nudi mattoni, o scendendo a piedi scalzi nelle stanze a piano terra si flagellava fortemente, in memoria della flagellazione di nostro Signore Gesù Cristo.
Era così radicata nelle suore cuore la virtù della umiltà, che per dargli disgusto bastava lodarlo.
La madre frequentava il monastero di S. Rosa, per il quale svolgeva dei lavori e i conduceva sovente con sé il suo figliolo per fare cosa grata alle Monache, le quali si deliziavano molto per i suoi motti innocenti ed arguti.
Il giovinetto però lasciando la madre all’ingresso del parlatorio, entrava in Chiesa, e prostrato umilmente innanzi al santissimo Sacramento, e quindi alle venerabili spoglie di Santa Rosa si tratteneva cosi lungamente con le mani giunte, e tutto assorto nell’ orazione, che si faceva sempre aspettare. Le Monache andarono un giorno ad osservarlo dalle grate superiori, che guardano nella chiesa, e rimanendo edificate da tanta devozione, lo aspettarono in parlatorio, e quindi applaudendogli dissero: Ecco il nostro santarello; da qui innanzi non vi diremo più Pietruccio, ma aggiungendovi un’altra parola, vi chiameremo il buon Pietruccio.
Or questo applauso fu una ferita al cuore dell’umile fanciullo. Cominciò subito a piangere ne aprì più bocca; anzi di tanto in tanto tirava la veste alla Madre perché sollecitasse la sua partenza non potendo soffrire di essere lodato.
Le Monache narrarono il fatto al Canonico Zozzi soggetto insigne per pietà, e dottrina, il quale incontratosi a caso il giorno seguente con Pietruccio, lo salutò ridendo, e gli disse: addio buon Pietruccio. Questi allora pieno di rossore gli rispose: or bene voi burlate! Ma può essere che un giorno Dio faccia davvero.