Passione di nostro Signore Gesù Cristo secondo Giovanni
Vangelo Gv 18, 1-19, 42 |
Catturarono Gesù e lo legarono Lo condussero prima da Anna
Non sei anche tu uno dei suoi discepoli? Non lo sono!
Il mio regno non è di questo mondo
Pilato allora rientrò nel pretorio, fece chiamare Gesù e gli disse: «Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose: «Dici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?». Pilato disse: «Sono forse io Giudeo? La tua gente e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato a me. Che cosa hai fatto?». Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù». Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce». Gli dice Pilato: «Che cos’è la verità?».
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Commento al Vangelo del
In un momento storico di primissimo ordine, nel quale il regno del mondo si sfascia dalle fondamenta, è di suprema importanza volgere gli occhi al vero, unico ed eterno Re…Giuda sapeva il luogo dove Gesù s’era raccolto; Giuda che s’interpreta lodato, pur essendo ignominia vivente. Egli andò nell’orto con la coorte*, le guardie, i capi dei sacerdoti e dei farisei, e vi andò con lanterne, fiaccole ed armi, per tradire e catturare Gesù. Il mondo, lodato sempre per le sue gesta ignominiose, combatte il regno del Redentore con la coorte, cioè con la violenza delle sue leggi, e con le guardie, cioè coi
suoi sbirri, ministri di soprusi e di sopraffazioni. Si serve dei sacerdoti infedeli, e dei farisei, cioè dei traviati e degli ipocriti e falsi cristiani, per la sua lotta, ed avanza con lanterne, fiaccole ed armi, cioè con le pretese luci della scienza e della civiltà, che non tendono a far luce nella notte, ma solo a facilitare l’irrompere contro Gesù e la sua Chiesa con la violenza delle persecuzioni. Il mondo però non vince, è sempre prostrato a terra dalla parola di Gesù, il quale è sempre Lui e non muta: Sono Io! Ma quando Dio lo permette, il mondo par che si rialzi dalle sue sconfitte, e per poco ha la prevalenza. In questi momenti figgono perfino i più fedeli, e Gesù sembra lasciato solo, in balìa degli empi. La reazione dei buoni è fiacca come quella di Pietro, che ferì Malco e poi se ne fuggi; è inetta per il rispetto umano ed il timore, che fa rinnegare il Re divino innanzi alle minacce ed allo scherno del mondo. È questo il tempo nel quale la miscredenza fa i processi al Redentore per negarne la divinità, e nel quale tanti fedeli si accomunano agli empi per timore umano.
- Unità militare formata da drappelli di soldati
Riflessione
Il mondo che si sfascia e la necessità di volgere lo sguardo verso il vero Re, fa quantomeno pensare che se il mondo si sfascia è perché non ha voluto riconoscere la regalità di Cristo, non si è voluto assoggettare agli insegnamenti del Signore.
Il mondo, ricorda don Dolindo, combatte il Redentore, con leggi inique, che sono contro gli insegnamenti di Gesù Cristo, pensiamo ad esempio l’aborto, e con il potere delle Istituzioni che addirittura arrivano a condannare chi osa criticare l’omosessualità. Ma l’aspetto più dolorosa di questa lotta è la battaglia contro Cristo e i suoi insegnamenti, ingaggiata da coloro che sono dentro la Chiesa. Ricordiamo, a tal riguardo la recente lettera di Papa Benedetto XVI.
A fronte di tutto questo, dice senza mezze misure don Dolindo, la razione dei buoni, come quella di san Pietro è fiacca e vile, poiché fuggì di fronte al pericolo.
Interogativo
Non è forse vero che la mia fede è una fede senza vigore, senza spirito di sacrificio, incapace di testimoniare l’appartenenza a Cristo e pronta a gettare la spugna di fronte al minimo pericolo o alla minima contrarietà?