È un film blasfemo quello che rappresenta Gesù nelle vesti di un gay. È distribuito dalla Netflix, tra il silenzio della Curia romana. Un mutismo che se non è complicità è espressione di un’arrendevolezza che non dovrebbe far parte del bagaglio spirituale della Chiesa. Anche la promozione di atti di riparazione sembrerebbe non far parte della linea politica vaticana. Allora chi deve difendere la fede? Sono i fedeli che dovrebbero “… utilizzare ogni mezzo lecito per impedire la proliferazione di queste oscenità“, afferma il Cardinale Burk in una intervista al lifesitenews. Sempre sulla piattaforma di streaming Netflix è distribuito un film “The Two Papes” che mostra Papa Ratzinger difensore di una Chiesa lontana dai veri problemi della gente, in evidente contrapposizione all’approccio di papa Bergoglio. E quel che è peggio è che un maxi poster è posto su un edificio del Vaticano in Via della Conciliazione, vale a dire come se il Vaticano ne accreditasse con il suo silenzio il contenuto.