Che non fece San Crispino per il bene spirituale del prossimo? Non vi fu mezzo che egli non adoperasse, e ciò che non poteva ottenere con le maniere persuasive ed altre vie egli lo impetrava da Dio con l’orazione. Pregò egli sempre per la conversione dei peccatori, anzi se aveva notizia di qualche offesa fatta a Dio, egli ne faceva la penitenza e piangeva la colpa come sua, si flagellava aspramente e procurava di placare cosi il Signore, implorando il perdono per il delinquente. Egualmente pregava per le anime dei defunti, suffragandole ogni giorno con orazioni o digiuni o altre penitenze di modo che molte per le sue preghiere furono liberate dalle pene del Purgatorio.