La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, con sede a Strasburgo, ha respinto il ricorso presentato da sue ostetriche svedesi, Ellinor Grimmark e Linda Steen, che avevano invocato il diritto all’obiezione di coscienza per casi di aborto.
Dopo che il loro ricorso è stato respinto in un primo momento dai suoi datori di lavoro e dal Tribunale di zona, le due infermiere si sono rivolte alla Corte Suprema del Tribunale di Strasburgo, la quale ha dichiarato che la richiesta d’aborto della donna in gravidanza ha la precedenza sulla libertà di coscienza dei dipendenti di una struttura sanitaria. In altri termini, uccidere un bambino è considerato un normale atto medico.
Il grave rischio, per il futuro, sarà quello che il provvedimento potrebbe essere esteso anche ad altre categorie di professionisti sanitari, come, per esempio, i medici.
Preghiamo per Ellinor Grimmark e Linda Steen.