Se il Coronavirus diventa il pretesto per perseguitare i cristiani

Quattro attivisti pro-life, a favore della vita nascente, a Greensboro, nel Nord Caroline, sono stati arrestati perché, camminavano intorno ad un centro in cui praticano aborti, denominato A Woman’s Choice, pregando per i bambini non ancora nati, per quelli già uccisi e per le loro mamme, spesso confuse e ferite da una cultura che non offre loro altre alternative oltre quella di uccidere esseri umani indifesi.

La contea di Guilford, dove si trova Greensboro, aveva emesso un ordine di soggiorno che però consente attività all’aperto, tra cui, camminare, fare escursioni, giocare a golf, correre, andare in bicicletta o usare le greenways.

Il loro arresto è uno degli ormai già tanti pericolosi segnali di persecuzione religiosa nel mondo.

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