In Francia c’è un popolo che prega e che non si arrende ai divieti imposti dal governo di chiudere le chiese.
Ci sarebbero mille ragioni per criticare l’iniziativa della massima istituzione francese. Si potrebbe dire che il Consiglio Scientifico Nazionale non ha ravvisato elementi d’urgenza per decretare un simile provvedimento; si potrebbe dire che le scuole sono aperte, la gente va a lavoro e il campionato di calcio continua il suo corso. Ma quello che vorrei dire è che i manifestanti chiedono solo di poter pregare nelle Chiese, nella casa del Signore.
Dunque, la sola ragione per cui le Chiese devono essere chiuse è perché bisogna combattere le manifestazioni di fede. È dai tempi dei giacobini che la Chiesa cattolica soffre per l’accanimento e l’odio riversato su di essa. I giacobini di oggi vorrebbero estirpare la fede dalla mente e dalla cultura dei popoli. Lo impone la modernità. È considerata solo un inutile retaggio del passato.
Il popolo francese sta reagendo gloriosamente radunandosi davanti alle Chiese per pregare e chiedere la loro riapertura. Molte sono famiglie che arrivano con i propri figli per manifestare pacificamente. Niente a che vedere con gli scontri che si accendono da altre parti contro le forse di polizia. Eppure, il Ministro dell’Interno francese ha minacciato di fare intervenire le forze dell’Ordine. Con quale coraggio?
Quello dell’ideologia di una Francia sempre più massonica.