Solo chi “entra” nel Cuore Immacolato di Maria, chi gli si affida, chi gli si consacra è certo, oggi, di ottenere salvezza, rimanendo invece a rischio di salvezza eterna chiunque rifiutasse questo mezzo eletto dal Cielo per la salvezza del mondo. Qualche riflessione conclusiva sulla relazione che intercorre tra consacrazione a Maria e Trionfo del Cuore Immacolato…
Autore: Fra Pietro M. Pedalino
Perchè la consacrazione a Maria è direttamente connessa alla missione del suo « mistico calcagno »? perchè per l’affermazione del Trionfo del Cuore Immacolato è necessario che sia sconfitto il serpente-drago; per sconfiggere il serpente-drago è necessario trovare la grazia; per trovare la grazia occorre trovare Maria; per trovare Maria, infine, bisogna consacrarsi a Lei…
La Madonna a Fatima, nel luglio 1917, faceva una grandiosa e consolante promessa: « Alla fine il Mio Cuore Immacolato trionferà ». Tale evento sarà l’esito di quella sconfitta di satana che si avrà attraverso l’interferenza dei consacrati di Maria, come la divina Rivelazione e i Profeti di Maria hanno preannunciato.
Se il mistero del sigillo del Dio Vivente (Ap 7, 2-3) può essere svelato alla luce della consacrazione a Maria, quali sono le conseguenze di questa identificazione? Di quali verità si fa portatore quel salvifico segno degli eletti?
Nel messaggio di Marienfried si trova una interpretazione mariologica originale ed avvincente del « sigillo » di Apocalisse 7, 2-3, allorquando la Vergine Immacolata rivelava alla veggente: « Io sono il Segno del Dio vivente. Io imprimo il mio Segno sulla fronte dei miei figli » …
In Ap 7, 2-3 si parla di un misterioso “sigillo” che l’Angelo di Dio imprime sugli eletti. In virtù di questa “spirituale impressione”, i giusti appartengono al Signore, si riconoscono a vicenda e militano per un fine comune e il Pastore supremo non dimentica che si è impegnato a proteggerli e salvarli… Cerchiamo di scoprire qualcosa di più circa questo segno di salvezza …
Se, incuriositi, ci si domandasse chi sia questo “calcagno di Maria”, quale sia “l’identità” dei figli eletti della Madonna di cui parlano san Luigi Grignion e san Massimiliano Kolbe, è lo stesso profeta dei Tempi di Maria, il Montfort, a delinearne in maniera splendida la fisionomia morale e spirituale.
Il quadro profetico del messaggio di Marienfried completa quello di Rue di Bac. La più rilevante novità proposta da questo messaggio mariano è la rivelazione della vittoria della Donna genesiaca sul diavolo, attraverso però la croce ed il martirio dei suoi consacrati. Una vittoria che dischiuderà l’avvento della Pace, del regno di Cristo e della sua giustizia sulla terra.
San Massimiliano Kolbe, forte del dato della Tradizione, vede nel calcagno insidiato dal nemico i consacrati alla Vergine che ingaggiano la battaglia decisiva contro il « mistero di iniquità ». Essi saranno come « l’appendice di Maria » nel tempo della grande guerra spirituale…
San Massimiliano Kolbe è stato uno dei più grandi maestri e profeti della consacrazione a Maria. Pur facendo suoi i principi fondamentali della teologia montfortana, ha proposto una formulazione con dei tratti originali. Consideriamoli.
Esiste una “teologia fondamentale” della consacrazione a Maria, una dottrina stabile a cui sempre bisognerà riferirsi per capire e vivere questa forma di devozione. San Luigi de Montfort ce la offre. Scopriamone i contenuti salienti.
Oltre alla Teologia anche la Profezia cattolica illumina il mistero dei tempi di Maria che si stanno compiendo sotto i nostri occhi esterrefatti. San Luigi Grignion, suor Lucia di Fatima e Teresa Neumann sono solo un esempio…