Un giovane Bolognese, detto Francesco Falcetti, il quale era al servizio di quel convento mentre si prendeva l’incarico di rimettere al suo posto un cornicione di noce che si era staccato dall’architrave dell’altare maggiore di quella chiesa, per giungere all’ altezza fu necessario unire e legare insieme due scale ma mentre applicava al suo luogo il cornicione, si sbilanciò sulla scala e cadendo andò a finire sull’altare e tale fu l’impatto che dall’altare fu poi ribalzato sul pavimento . Restò il misero mezzo schiacciato ed infranto perdette l’uso dei sensi e ne dava più segni di vita. Il guardiano con cinque altri religiosi, i quali si trovavano là presenti, lo presero sulle braccia come un cadavere e lo deposero sopra il suo lettuccio e poiché il male non ammetteva rimedio erano più solleciti a dargli gli ultimi sacramenti che di curarlo. Alla nuova di tanta disgrazia accorse San Crispino il quale si prese cura di accomodare bene 1′ infermo e toccandolo leggermente gli disse all’orecchio: Francesco fatti animo; spera in Dio con viva fede e nella sua Madre santissima che fra due giorni sarai fuori dal letto. Francesco il giorno dopo cominciò a muoversi, e dopo due giorni uscì dal letto così sano ed illeso che non gli rimase nessun segno del male e tornò alle sue incombenze come se non avesse sofferto alcun danno. Nell’ orto c’era un gran fico, il quale per la sua vecchiezza incominciava a seccarsi. Il Padre Guardiano ordinò che si tagliasse ma San Crispino lo prego umilmente a mutar consiglio, assicurandolo che quell’albero avrebbe dato buon frutto fino al nuovo capitolo generale, nel quale anno si sarebbe anche avuta la canonizzazione del Beato Felice Cappuccino e la promozione del Padre Francesco Maria Casini cappuccino, alla sacra porpora cardinalizia. Le tre predizioni, che fece si avverarono con tutta precisione. Il Padre Guardiano, che ben conosceva lo spirito di Fra Crispino e ne apprezzava i detti, sospese allora il taglio dell’ albero il quale realmente non fu mai così bello , e fruttifero, come in quello e negli altri anni consecutivi fino al Capitolo generale, che fu celebrato nell’anno 1712. dopo del quale il fico si seccò . Nell’ anno medesimo fu annoverato fra Santi il B. Felice, e il Padre Casini fra i Cardinali, come il Servo di Dio aveva predetto.