Spirito Profetico

Anche a Monterotondo il Servo di Dio si rese chiarissimo per i doni soprannaturali, dei quali fu illustrato da Dio. Si era ricoverato in quel convento dei cappuccini il Capitan Lanciani di Monticelli, che era contumace alla Giustizia, e siccome aveva concepita grande opinione della santità del Servo di Dio, così un giorno lo prego a raccomandarlo alla intercessione della Beata Vergine, onde potesse tornare in libertà. Il Servo di Dio lo compiacque, e poi tornato disse al Capitano: Signor Capitano voi dovrete stare fra noi Cappucci’ ni due altri mesi, e poi ne uscirete libero. Un tal vaticinio recò gran consolazione al Lanciani, che segnò il giorno dal quale doveva incominciar a decorrere il bimestre. Di fatti appena compiuti i due mesi giunse la lettera di partecipazione, che la causa aveva già avuto il suo verdetto e che era stata restituita al Capitano la libertà. Si custodivano con molta gelosia nell’orto dei cappuccini due belli conigli, i quali erano destinati in dono all’Agente del Duca Grillo, Signore di quella terra. Un giovane Religioso si prese un giorno trastullo di dare la caccia a quei conigli, i quali correvano velocemente per 1’orto, ma uno di essi più intimorito si nascose fra alcuni cespugli: per tirarlo da quel nascondiglio il giovane prese una zolla di terra, e la vibrò così a segno, che andò a colpire quella bestiola sul capo. Uscì dal cespuglio il coniglio, ma dati appena pochi passi si distese in terra e dimenando le gambe finì di vivere. Il giovane se ne conturbò grandemente temendo che il Guardiano ne avrebbe molto dispiacere, allora pregò San Crispino, che vangava poco lontano e che aveva osservato il fatto a non manifestarlo. Ma il Servo di Dio alzando gli occhi e recitando una preghiera alla santissima Vergine prese in mano il coniglio e dopo averlo accarezzato due o tre volte sul dorso, lo pose per terra dicendogli che camminasse. In quell’istante il coniglio tornò in vita e incomincio a saltare e a correre per l’orto meglio di prima. Rimase il religioso stupefatto e attonito a quel portento e San Crispino sorridendo gli disse: Non vedete? il coniglio non è morto, ma è vivo.

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