Elogio ai Frati Francescani dell’Immacolata

images-2Sono ormai molti anni che conosco e frequento i Frati Francescani dell’Immacolata. Quando li penso non posso che ringraziare Dio per quanto opera in loro. Potrei quasi scrivere i loro nomi, uno per uno, ed abbinare a ciascun nome i tratti delle virtù più evidenti che sono riuscito a cogliere, quelle che mi hanno insegnato con il loro esempio, più che con la parola.

In ciascuno di loro si rispecchia una virtù dominante che suscita ammirazione; le azioni degli uomini, infatti, affascinano quando nascono e si sviluppano nella e con la grazia di Dio.

Non posso fare i loro nomi, ma posso dire ciò che mi hanno trasmesso senza parlare. Una di queste cose, perfettamente in sintonia con il messaggio di Fatima, è la penitenza vissuta nella gioia e quella continua ricerca di superamento di se stessi che trasforma la materia in spirito, spiritualizza la materia, fino al punto che il pensiero prorompe spontaneamente in un’affermazione: “Non sono di questo mondo!”.

Ricordo che feci la stessa considerazione quando lessi il libro della Venerabile Maria d’Agreda, La mistica città di Dio, capolavoro di spiritualità che descrive la grandezza della Madonna e che aiuta ad immaginare, almeno un poco, il grado eccelso in cui praticava le virtù. Ovviamente, la similitudine non riguarda il medesimo livello di eccellenza che ha raggiunto solo la Vergine Maria, si riferisce allo sforzo continuo di superamento di sé, ciascuno secondo la propria misura, che avvicina chi lo pratica più ad un essere celeste che terreno.

Con il senno del poi ho compreso che la somiglianza è il frutto della Consacrazione illimitata all’Immacolata, sostanza del Voto Mariano che in modo così cristallino cercano di vivere. Purtroppo i commissari hanno deciso di abolirlo, ma era proprio per quella adamantina trasparenza che si riflettevano tutte le altre virtù. Potrei parlare del tale o del talaltro frate, dell’umiltà dell’uno e della semplicità dell’altro. E così di questo o quell’altro padre. Negli occhi di tutti c’è una limpidezza che ha origine dalla vita di grazia che conducono, casta e pura. Lo stare insieme a loro mi ha fatto sperimentare quanto realmente vicino sia il regno dei cieli e, al tempo stesso, capire il senso di ciò che non avevo capito prima, quando Gesù dice: “Il Regno dei cieli è vicino”. Su questa frase m’interrogò un collega e mi fece notare che era scritta nel Vangelo da 2000 anni. Dunque, concludeva con una domanda: “Quanto vicino è questo Regno dei cieli? Si può considerare vicino qualcosa che è spalmato in un lasso di tempo così esteso?

I Frati Francescani dell’Immacolata sono stati una risposta silenziosa a questi interrogativi. Anzi essi sono “la” risposta. Con la loro vita riflettono il Cielo e lo rendono vicino a noi che, deturpati dal peccato, ci accostiamo come infermi al medico, come scriveva San Tommaso d’Aquino nella preghiera di preparazione alla santa Eucarestia.

Tutta questa sublime realtà non può non essere opera di Dio. Il Fondatore è solo uno di loro, uno dei tanti religiosi, fratello tra fratelli, che si sforzano di vivere il Vangelo nella sua mariaformità. Niente di più di questo desidera e brama. Con ciò non voglio sminuire la portata del suo valore, anzi. Grazie alla sua docilità allo Spirito Santo, è stata rivitalizzata la relazione di molti con Gesù Cristo, connotando questo rapporto di veracità, totalità, di sconfinatezza e non solo all’interno di un ramo del francescanesimo, ma anche nell’esperienza di quanti sono ricorsi a lui, come ad un vero Padre spirituale. Qui parlo di me. Riconosco, infatti, che Padre Stefano è il tramite della mia rigenerazione spirituale ancora in corso. Ciononostante non posso fermare l’attenzione su me stesso e non vedere nell’Istituto dei Frati Francescani dell’Immacolata una forza divina che trascende infinitamente il Fondatore. Tutto il tempo che mi resta da vivere non sarà mai abbastanza per dirgli grazie, per l’una e per l’altra cosa.

Ora, proprio questo Istituto sta per essere distrutto definitivamente, senza una seria ragione, senza una vera giustificazione, ma solo per motivi ideologici. Cosa fanno di male questi frati? Vivono il Vangelo in povertà e letizia, trasmettono e insegnano la grazia e l’amore alla Santa Chiesa Cattolica a tanti come me.

Sembra che per i tempi moderni, questi religiosi che pregano almeno 5 ore al giorno comunitariamente, che vivono la povertà cibandosi di ciò che la Provvidenza fa loro giungere sulla tavola e che si sforzano di praticare veramente la castità, non vadano più di moda, sembra che appartengano ad uno stile di vita religiosa passata, non più al passo con i tempi. Ma forse gli insegnamenti di nostro Signore che ci invita alla preghiera e alla penitenza, alla povertà e castità, sono richieste destinate a dissolversi con il tempo? Sono soggette, quindi, ad andare fuori moda? O piuttosto, diciamola tutta, quest’Ordine è scomodo perché è un segno di contraddizione per certe potenti lobby ecclesiastiche (cfr Papa Francesco) e per la deriva modernista oggi dilagante?

Non si può distruggere un Istituto che è opera di Dio. Questa volontà di demolizione mi ricorda la rabbia del faraone che decise di combattere contro il Signore, uscendo con i carri ed il suo esercito contro gli Israeliti.

Anche noi laici, come i religiosi fedeli al Fondatore, con cui vogliamo condividere la spiritualità, siamo nelle mani dell’Immacolata e non di chi adotta comportamenti insensati, ignorando finanche quella fondamentale sapienza che ispirò Gamaliele quando, parlando al sinedrio che cercava di impedire a Pietro e agli altri apostoli di insegnare nelle piazze ciò che Gesù aveva loro trasmesso, disse: “Se questa teoria o questa attività è di origine umana, verrà distrutta; ma se essa viene da Dio, non riuscirete a sconfiggerli; non vi accada di trovarvi a combattere contro Dio!».

2 thoughts

  1. Purtroppo, stanno cercando di mettere a tacere tutte le voci “contrarie” al modus operandi della Chiesa moderna. E, soprattutto, cercano di distruggere chi è ancorato alla dottrina tradizionale della Chiesa, quella che proviene direttamente dagli insegnamenti di Nostro Signore Gesù Cristo, e che la Chiesa per secoli ha professato! Il fatto poi che i FFI e le Suore (ed altri, ugualmente avversati) siano legati alla Santa Messa di sempre (c.d. Vetus Ordo) e al voler vivere il loro carisma con la spiritualità di San Massimiliano Maria Kolbe – e cioè con la Consacrazione illimitata all’Immacolata -, è un’altra delle cose che dà enormemente fastidio alla Chiesa moderna! Io spero che questa distruzione non avvenga, perché confido sempre nell’intervento della Madre Immacolata, che sono certo non mancherà di dare la sua protezione ai suoi figli che a Lei si sono interamente donati e consacrati! Ave Maria

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    1. ho avuto anch’io la fortuna di aver incontrato i FFI e tramite la loro vicinanza sono stato indegnamente ricoperto di grazie temporali e spirituali data la mia gravissima situazione in quel tempo vissuta da me e dai miei famigliari. Tutt’ora queste Grazie si avverano costantemente nel momento di ciascun mio bisogno. Credo che siamo tutti avvolti e protetti nel Mantello della Santa Madre di Dio. SI, MADRE DI DIO. Pensare queste tre parole mi fanno venire i brividi e tremare il cuore! I Frati Francescani dell’Immacolata non vivono nel passato ma vivono il presente onorando le Sacre Scritture che ci sono state tramandate dai nostri padri spirituali già da più di 2 millenni!! …. Facendo vedere a noi miseri mortali che ogni santo giorno che passa, nulla a loro manca!!!, per poter continuare a pregare e a fare opere di bene nell’ascolto, nel profondere parole di aiuto, nel fornire apertamente esempio del loro santo quieto modo di vivere in preghiera ai piedi dell’Immacolata Vergine Maria. Loro sono protetti dalla Mamma delle mamme e dal Suo Figliolo, nostro Signore Gesù Cristo. Non temiamo per loro … piuttosto temiamo per chi cerca di far loro del male, perchè l’esito finale è chiaro per tutti noi o no?

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