A fronte delle menzogne che vorrebbero infangare la buona reputazione di Padre Stefano Manelli; a fronte dei volgari scoop giornalistici propagati ad arte dai millantatori del Fondatore dei Frati Francescani dell’Immacolata, (forse qualcuno tra gli stessi denunciati per associazione a delinquere?) pubblichiamo la testimonianza di una giovane laica.
Ave Maria,
fu questo il saluto scandito da una dolcissima voce di una sposa di Cristo, quando ad accogliermi per la prima volta ho incontrato le suore francescane dell’Immacolata nel 2008? Fui incuriosita e mi chiedevo il senso di tale saluto e quando poi ho vissuto una breve ma intensa e edificante esperienza, volendo far discernimento sulla mia vocazione, capii che le suore niente avevano più a cuore che di offrirsi a Dio per le mani di Maria SS.ma? Le giornate trascorse con loro si svolgevano pregando, lavorando, studiando, approfondendo la sacra scrittura, prendendo i pasti in letizia. Il cibo che prendevamo non era mai avariato, come purtroppo qualcuno ha scritto; come pure tutte le accuse di plagio e molestie, azioni che mai ho riscontrato in loro? Le vedevo alzarsi di buon mattino, quando fuori era ancora buio, inginocchiarsi dinnanzi al Santissimo Sacramento per adorarlo e amarlo e offrirsi per tutti i fratelli.?Ricordo che, quando provai smarrimento e non riuscivo a capire quale fosse la mia vocazione, fui aiutata dalla madre maestra che con premura, pazienza e saggi consigli, accompagnati da loquaci silenzi, mi aiutò a far luce sulla mia chiamata che si è ora concretizzata con la consacrazione laica, prova questa che le suore non plagiano e non costringono nessuna giovane a rimanere in convento contro la propria volontà, infatti mi sono sentita sempre libera e mai condizionata da qualcuno o da qualcosa. Per questo in loro, che da quando ho conosciuto ho avuto come esempio, trovo la mia casa; nei momenti di prova il mio rifugio; ed è sempre in loro che, quando devo fare scelte importanti per il bene, trovo la mano della Vergine Santa che mi accompagna e mi illumina? Notavo e ammiravo come erano attende a custodire la parola che usavano solo per lodare Dio, edificare il prossimo e invocare la Misericordia divina; questa loro prudenza ha nutrito il mio cuore e mi è stata di esempio tanto da invocare spesso lo Spirito Santo affinché mettesse, e metta tutt’ora alla mia bocca, come sentinella, la Parola di Dio, mortificando la mia che non sempre vuole esprimersi secondo la bontà di Dio e dove solo si trova la vera libertà e felicità? Sono attraversata da profonda tristezza per aver letto che padre Stefano M. Manelli è attaccato con le accuse più volgari e infanganti, accuse per me infondate, e sento il bisogno di raccontare che i miei incontri con Lui sono avvenuti sempre e solo per la maggior gloria di Dio e svoltisi in grazia e beatitudine. Incontri in cui ho ricevuto consigli e luce per il mio spirito e in cui ho potuto notare l’esempio della sua purezza e modestia, infatti il suo sguardo era sempre abbassato? Potrei dilungarmi e raccontare tanti altri momenti felici trascorsi con loro, ma preferisco invocare lo Spirito Santo affinché Cristo, comunque e sempre, sia glorificato in queste mie sorelle spirituali, figlie della luce e della verità e per gridare a tutti che la perfetta letizia è: “affrontare il male senza mormorare, con pazienza e gioia e saper tutto sopportare”.
Pina Calcagno